DICÓ | Combustioni, mostra al Complesso del Vittoriano

fino al 9 luglio 2017

Antologica dedicata ad Enrico Dicò, uno degli artisti più dirompenti e originali del panorama italiano e internazionale, che rappresenta ad oggi una delle più innovative manifestazioni artistiche del Neo-Pop. Esposte circa 40 opere, alcune delle quali presentate per la prima volta al pubblico che potrà immergersi in un originale universo espressivo che unisce gli echi di Warhol e Burri con la Street Art.

L’artista italiano avvolge i ritratti di personaggi famosi assurti a icone del proprio tempo e monumenti altrettanto iconici in una lastra di materiale plastico che viene poi bruciato e piegato, dando all’opera una nuova prospettiva. Come sottolinea il curatore Lamberto Petrecca, DICÒ “utilizza i miti già ampiamente massificati dai media e li trasfigura rendendoli nuovamente unici grazie alla combustione… non fa quindi del fuoco un uso distruttivo e iconoclasta, ma un uso rivitalizzante e quasi grazioso”.

Queste “Combustioni” non possono non far pensare ad Alberto Burri, anche se DICÒ, come ricorda ancora il curatore, “rende plastici e combusti personaggi veri e reali. È la vita stessa, attraverso i suoi esponenti più noti, che si deforma e trasmuta in altro. I suoi ritratti di diventano così quasi primi piani cinematografici”. Da Burri e Warhol, DICÒ trae una sintesi rigeneratrice che gli consente di ridare una vita nuova ai miti contemporanei: da Marilyn alla Gioconda, da Gandhi a Fidel Castro, da Mohammad Alì a Gianni Agnelli.

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